Orvinio - Licenza

Anche in questa tappa lunga di 14,7 km, come nella precedente, si superano i 1000 metri di quota, raggiungendo addirittura i 1100 metri. Si parte da Orvinio e si segue il sentiero indicato fino a raggiungere il valico, da cui inizia una lunga e costante discesa fino al paese di Licenza. Si attraversano i Monti Lucretili, un’area genuinamente “selvaggia” nonostante si trovi a soli 40 km in linea d’aria da Roma (è interessante notare che l’area è abitata dal lupo appenninico, volpi, cinghiali e una varietà di fauna selvatica). Il piccolo borgo di Licenza, dove il famoso mecenate Mecenate aveva fatto costruire una splendida villa per il grande poeta Orazio, di cui sono ancora visibili i resti, sarà il punto di arrivo per la tappa di oggi.

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Timbro di tappa

ORVINIO

Altair creazioni orafe

Piazza Garibaldi, 11

 

B&B Il Sorriso dei monti

Via Vincenzo Segni, 20

3337620639 (Maurizio)

LICENZA

Comune di Licenza

Via Don Minzoni, 12

 

Bar della piazza

Piazza della Libertà, 1/3

Dove dormire

Orvinio

Il Sorriso dei monti

B&B

Il Sorriso dei monti

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Casa dei ricordi

B&B

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Casa vacaze Il sorriso

APPARTAMENTO

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Ostello San Michele

OSTELLO

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Souvenirs d'Antan

B&B

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Licenza

Foresteria Comunale

FORESTERIA B&B

Foresteria Comunale

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Orvinio

Orvinio è un piccolo comune italiano situato nella provincia di Rieti, nel Lazio.

Questo affascinante paese conta 394 abitanti ed è famoso per il suo maestoso castello, di proprietà dei marchesi Malvezzi Campeggi. Inoltre, Orvinio fa parte del prestigioso club dei borghi più belli d’Italia. Posizionato a un’altitudine di 840 metri sul livello del mare, su una collina nelle propaggini settentrionali dei monti Lucretili, è considerato il centro abitato più alto del Parco dei Monti Lucretili.

Monumenti e luoghi d’interesse
Architetture religiose
Chiesa di San Giacomo

Chiesa di Santa Maria dei Raccomandati (XVI secolo)

Chiesa di San Giacomo (sconsacrata, del 1614)

Chiesa di San Nicola di Bari

(riedificata intorno al 1840 in forme tardo-barocche su una precedente chiesa del XVI secolo. La facciata è sormontata dallo stemma del cardinale Antonio Domenico Gamberini, vescovo di Sabina tra il 1839 e il 1841)


Abbazia di Santa Maria del Piano in Sabina (resti)
Castello Malvezzi-Campeggi

L’attrazione principale di Orvinio è rappresentata dal suo castello. Attualmente conosciuto come castello Malvezzi-Campeggi, è il risultato di diverse modifiche, tra cui quelle volute dagli Orsini nel corso del Cinquecento per ampliarlo. Il castello sovrasta il paese fin dal Medioevo. Sottoposto a ristrutturazioni nel XX secolo, conserva elementi originali come la torre cilindrica e le mura merlate che mantengono l’imponente aspetto originario e circondano il centro storico. All’interno delle mura si apre un imponente portale con decorazioni a bugne, oltre il quale si trova un cortile con una costruzione dotata di una torretta angolare. Le ampie sale al piano superiore ospitano affreschi risalenti al tardo Cinquecento, spesso concessi dagli attuali proprietari per ospitare varie cerimonie.

Santuario di Vallebona

Il santuario di Vallebona è stato costruito intorno al 1643 grazie alle donazioni spontanee degli abitanti di Orvinio. Si trova nel vecchio borgo di Vallebona, che in seguito è stato abbandonato dagli abitanti che si sono trasferiti ad Orvinio. Secondo la leggenda, un giorno un pastore stava lavorando vicino all’attuale santuario e, cercando di tagliare dei rami, ha colpito un’immagine della Vergine nascosta tra i rovi. L’immagine ha emesso un grido e ha cominciato a sanguinare. Il pastore è corso in paese e ha raccontato agli altri ciò che era accaduto, e insieme hanno deciso di prendere l’immagine e di ospitarla in una delle chiese di Orvinio. Tuttavia, il giorno successivo si sono accorti che l’immagine era sparita e l’hanno ritrovata nel luogo originale del ritrovamento. Hanno quindi deciso di non spostarla più e di costruire il santuario attuale in quel punto. Ancora oggi, sull’altare maggiore si trova l’antico affresco della Vergine che offre il latte al Bambino. Del vecchio paese di Vallebona sono ancora conservati quasi tutti i muri di cinta e i resti di tre torri di difesa. Il santuario di Vallebona ha una pianta rettangolare e una sola navata con tetto a capriate di legno, e presenta due altari sulle pareti laterali. Nel 1727, inoltre, la Madonna di Vallebona è stata proclamata patrona di Orvinio, ed è venerata e festeggiata ogni anno con grande devozione.

Licenza

Licenza è un piccolo comune situato nella città metropolitana di Roma Capitale, nel Lazio.

Con una popolazione di 885 abitanti, si trova a un’altitudine di 475 metri sul livello del mare, sulle pendici orientali dei monti Lucretili.

Il nucleo storico di Licenza ha origini nel Medioevo, grazie al fenomeno dell’incastellamento. Si trova in una posizione dominante sulla valle del fiume omonimo, che un tempo era chiamato Digentia. Per molti secoli, Licenza è stato un feudo di un ramo della famiglia Orsini. Tuttavia, nel XVII e XVIII secolo, i diritti sul castello sono stati acquistati dai Borghese, che li hanno mantenuti fino all’abolizione definitiva del sistema feudale. Durante il periodo della Restaurazione, il territorio comunale di Licenza era incluso nella Comarca di Roma, sotto l’amministrazione del Governo di Arsoli. Nel 1867, Licenza è stata coinvolta nella Campagna dell’Agro Romano per la Liberazione di Roma. Con l’annessione al Regno d’Italia, il comune di Licenza è diventato parte della Provincia di Roma, includendo anche la frazione di Civitella, che in precedenza apparteneva al comune di Percile.

Monumenti e siti di interesse
Il Castello Orsini
la Villa di Orazio

che appartenne al famoso autore latino Quinto Orazio Flacco, donatagli da Mecenate nel 33 a.C.

il ninfeo degli Orsini

del XV secolo, dove si trova la Fonte Bandusia, menzionata da Orazio nelle sue Odi;

il Museo Civico Oraziano
Aree naturali

Parco regionale naturale dei Monti Lucretili

Percorso d’Arte nel Giardino dei Cinque Sensi

si tratta di una serie di sette sculture in Travertino Romano installate permanentemente nel giardino dei Cinque Sensi. Le sculture sono state realizzate dall’Accademia delle Belle Arti di Roma a Civitella di Licenza, nel mese di settembre del 2011, dagli studenti dell’accademia in collaborazione con il Parco dei Monti Lucretili.